Il settore tessile-moda si prospetta chiudere il 2023 con una crescita del 3%, portando il fatturato complessivo del settore a quasi 65 miliardi di euro. Questo rappresenta un recupero significativo rispetto al periodo pre-Covid quando il giro d’affari si attestava a 56 miliardi di euro.
I dati del Centro Studi di Confindustria Moda, presentati durante la conferenza stampa di chiusura di Smi – Sistema Moda Italia, evidenziano la volatilità macroeconomica internazionale, l’incremento dell’inflazione, i tassi di interesse elevati e l’aumento dei prezzi come fattori che potrebbero influenzare negativamente il settore nel 2024.
I dati congiunturali mostrano che l’export italiano ha contribuito positivamente, con una crescita del 3,2% nei primi otto mesi del 2023, raggiungendo i 25,6 miliardi di euro. Francia e Germania rimangono i principali mercati di destinazione con incrementi rispettivamente del 12% e del 4,5%.
Tuttavia, per quanto riguarda il mercato interno, si notano segnali di indebolimento della domanda, con un aumento contenuto del 0,5% nei consumi interni nel periodo gennaio-settembre 2023, ma una flessione del 1,5% nei volumi.
E’ necessario rinnovare i contratti nel settore tessile-moda, con l’obiettivo di rendere il settore più attraente per le nuove generazioni e prevenire la dismissione delle fabbriche.
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Fonte: Pambianconews
